Sfatiamo subito un falso mito: correre a Milano non è sinonimo di prendere insulti... tutt'altro! Tanto tanto pubblico ad applaudire lungo tutto il percorso, comprese le persone alle fermate dei mezzi pubblici costrette a lunghe attese per "colpa" di noi runners.
Forse come ha detto lo speaker prima della partenza: oggi Milano non è la città caotica che tutti conosciamo. “Stamattina a milano ho visto 60 mila sorrisi”! É il potere del nostro sport, capace di invadere silenziosamente e con tanti colori le grigie strade della city (per dirla alla milanese imbruttito).
Arrivato a destinazione con largo anticipo, sono riuscito a godermi l'atmosfera della grande manifestazione: striscioni lungo le transenne e poi quando ero già in griglia, l'arrivo dei BIG, quelli veri.
Il via è dato da un colpo di cannone: ed in effetti si parte subito velocissimi, tutti desiderosi di scaricare al suolo l'adrenalina e la tensione della lunga attesa. L'andata e ritorno lungo Corso Sempione con il pubblico ma anche gli altri 6000 e più atleti a dar coraggio: è una immagine che si imprime nella mente con forza ma che lascia spazio alla visione della strada da percorrere tra palazzi, edifici, viali mai visti per me in veste di runner.
Non guardo l'orologio anche perché sfasato rispetto ai cartelli chilometrici: la sensazione è quella di essere un po' veloci ma mi dico che devo esserlo se voglio realizzare un'impresa.
Rimarrà a metà perché, complice il caldo, la fatica si fa sentire nel finale. Ma la gioia di aver messo la spunta su questa gara a cui da anni aspiravo è la conferma che la strada che sto percorrendo è quella giusta; aggiungono un altro sorriso alla lista di quelli presenti domenica a milano
[ Gio' ]