SARDATLETICA

Creato Lunedì, 05 Giugno 2017 20:23
Scritto da SPOTI OMAR
Preso dall'entusiasmo per la mezza di Busto dove ero andato bene, ho cercato una mezza lontano da casa sperando di coniugare corsa e una settimana di vacanza.
Trovo la mezza di Chia laguna il 25 aprile e la mezza della Maddalena il 3 giugno. Opto per la seconda sperando in un clima migliore per fare il bagno e cosi è stato.
Purtroppo un problema con il rilascio del certificato medico agonistico mi ha impedito di prepararmi come desideravo e cosi son partito senza una preparazione specifica, con la sola voglia di correre in riva al mare.



A marzo prenoto già volo, hotel e auto a noleggio e in men che non si dica è già ora di partire. Arriviamo a La Maddalena qualche giorno prima e fa già parecchio  caldo. Due giorni prima della gara esco al mattino di buon ora a fare 10km perlustrativi della prima parte del percorso.



Torno distrutto dal tanto caldo e inizio seriamente a preoccuparmi per non essermi preparato. La mattina della gara faccio colazione leggera e la tensione unita alla preoccupazione si fa sentire. Vado in bagno 3 volte in meno di mezz'ora. Mai successo!

Comunque l'ora X arriva e scendo al punto di ritrovo. Inizio il riscaldamento. Faccio un po di stretching e poi sento qualcuno che dice: ueh! Ciao Cardatletica. Mi giro e vedo due ragazzi con la maglia del Casorate che non conoscevo e gli rispondo prontamente. Ueh! Ciao Casorate! Sono Clara Reina e Nogarotto Alessandro.

Facciamo subito amicizia e mi dicono che l'hanno già fatta un paio di anni fa. Passano i minuti e arriva il momento del VIA.
Il percorso si snoda sul lungo mare in leggera discesa fino ad arrivare sul ponte che collega La Maddalena con L'isola di Caprera. Percorriamo il Ponte seguiti da un drone che farà poi un filmato della gara. Superato il lungo ponte inizia la lenta lunga salita per arrivare in pineta. Siamo al 7imo km. Da qui la strada devia per andare verso le spiagge famose di Caprera.



Solo che invece di andare per di la, Improvvisamente deviamo per una laterale. SORPRESA. dopo due curve strette ci si presenta una salita da gran premio della montagna. In meno di 800m saliamo di oltre 100m col dislivello. Gambe tagliate.  Ma da dove esce fuori sta salita infernale? Sole cocente e mancanza di aria ci mettono tutti a dura prova.



E anche gli organizzatori non scherzano. Arrivati al secondo ristoro è finita l'acqua. FINITA L'ACQUA??!!?? Ma siete fuori? Niente. Proseguo e ritorniamo dopo due km sulla strada principale dirigendoci verso le spiagge. Il panorama vale l'avventura e non posso fare a meno di distrarmi per guardarmi intorno. È davvero un paradiso qui.  Arrivo al 12 km circa e c'è il giro di boa con l'acqua. Meno male. Tiro su una bottiglia intera e corro tutta la seconda parte di ritorno con la bottiglia in mano. Il ritorno prevede nuove salite meno impegnative. Ma i km già passati si fanno sentire e l'acqua diventa refrigerio in testa.
I successivi punti di ristoro sono con acqua e quindi inizio a capire che si può arrivare in fondo e non mollo anche se la testa intorno al 18imo manda segnali di cedimento. Punto due a pochi metri davanti a me e mi faccio tirare fino al paese.

Sono al 19imo e sono cotto marcio. Sento in lontananza lo speaker al microfono e mi dico di non mollare. Mia moglie mi dirà poi di aver visto arrivare i primi che erano sardi abituati, ed erano paonazzi, pensava di vedermi arrivare in barella. Arriviamo al punto da dove questo viaggio è iniziato e a 300 metri dall'arrivo sento i piedi veloci di chi mi insegue che si avvicinano. Eh no amico. Inizio la volata come non mai finendo a 2.50/km 





Felice di aver portato a termine questa gara pazzesca per i paesaggi e per il caldo che mi ha davvero messo a dura prova. È stato bello arrivare e trovare li mia moglie. Non era mai successo fin'ora. 
Ci riuniamo con i nuovi amici del casorate. Pranziamo insieme. E poi tutti e 4 in spiaggia.



La sera guardo le classifiche e sono 94°.

Il tempo considerate la non preparazione e le salite va bene. 1h48m.

E poi mi accorgo che per un errore di trascrizione mi hanno creato una nuova società: la SARDATLETICA.

Ajooo!!!

Forza Cardatletica. Anche La Maddalena è stata conquistata.

Alessandro MASTRI