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Virabhadrasana 1: prepararsi alla battaglia!
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- Creato Giovedì, 05 Marzo 2015 10:12
Il gesto dell'affondo |
"50 affondi al giorno e ti togli la figuraccia di torno" ricordo di avere letto su un sito per donne terrorizzate dalla famosa "prova costume": in piedi, busto e schiena dritti, passo avanti con una gamba, flettendo l'altro ginocchio. E poi tornare alla posizione di partenza: 5 serie da 10 per gamba, fatti giornalmente per un mese, promettevano glutei ben rassodati.
In prospettiva della "prova traguardo/PB", l'esercizio in questione si fa più complesso: il sabato mattina, il nostro Presidente e Coach ci fa fare gli affondi in avanzamento, muovendo il passo in affondo e poi, proseguendo in avanti con l'altra gamba.
Insomma, quasi inutile riprendere i benefici di questo esercizio per le gambe del runner!
Posso però dire, parlando in termini di asana, che oltre le gambe c'è di più.
Ed ecco il Guerriero 1: la logica è quella dell'affondo, ma con la gamba dietro bene allungata. E le braccia in alto, tese. Se ricordate il significato simbolico di Virabhadrasana 1, è il guerriero che tiene la spada in alto, preparandosi all'attacco.
A livello fisico, oltre al lavoro delle gambe, c'è quello delle spalle e della schiena: l'importante è non cadere in avanti col corpo, esattamente come nel caso dell'affondo, per tenere ben allineata la schiena.
A livello mentale, è un'asana che porta determinazione.
Vi allego il link a Yoga Journal dove viene spiegato puntualmente come fare quest'asana. E dove potete leggere il riferimento a uno dei testi sacri dell'induismo, Bhagavadgita, dove si narra del dialogo tra il principe guerriero Arjuna e il dio Krishna che ebbe luogo su un campo di battaglia alla vigilia di una battaglia. Il principe guerriero si chiede se può avviare uno scontro che avrebbe fatto vittime, e Krishna gli ricorda che la sua missione è quella di combattere, e il suo valore nasce da questo. Scegliendo di essere un guerriero, deve scegliere di fare quello che implica stare in questo ruolo.
E praticando quest'asana, è nata la mia decisione di ripartire con una gara, dopo due anni di infortuni diversi, e dopo aver visto sfumare la ripresa più volte. E visto che in amore e guerra non ci sono regole, ho deciso di ripartire da una sfida inusuale, che mi consente un buon margine di divertimento e serenità: l'Ultratrail del Gran Paradiso, il 30 agosto, 55 km e 3800 m di dislivello positivo. Per arrivare a quel traguardo potrò contare sulle lunghe escursioni in montagna con Daniele e sulla sadhana quotidiana del guerriero. Come disse il guru Belushi "Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare".