Riparte il settore giovanile della Cardatletica;
questi gli orari dei corsi
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GSP Purple Trail 2021
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- Creato Domenica, 24 Ottobre 2021 17:05
- Scritto da OMAR

La Cardatletica ha risposto con 15 atleti che si sono cimentati in questo trail di 12km nei boschi di Besnate e Arsago Seprio. Gli atleti partecipanti alla gara Uisp sono circa 300.

FOTO DI ARTURO BARBIERI < CLICCA QUI >
Primo Cardatleta di giornata e secondo assoluto, GIUSEPPE DUCHINI.

Secondo Cardatleta e 21° assoluto CLAUDIO DI TRANI.

Completa il podio GIOVANNI ABIS, 35° assoluto.

68° arrivato PIETRO FORTUNATO.

Segue all'81° posto FABRIZIO CHIGGIATO.

Poco dietro, alla posizione 87°, CARLO CASSANI.

Alla posizione 114, DONATELLO ROMA.

127° assoluto, DANILO BRUTTI.

142° arrrivato il presidente ALESSANDRO MASTRI.

Seguito a ruota da MANUELE MORANDIN, 143°.

48a donna di giornata e prima cardatleta, FRANCESCA MAZZACANI.

230° posto e decimo cardatleta, ALDO SECCI.

alla posizione 251, GIUSEPPE RAMUNDO.

In volata, alla posizione 273, MATTEO PURICELLI.

Seguito dal segretario OMAR SPOTI, 276°.

Ecco il podio maschile, con il BEPPE tra il vincitore PISANI e il terzo classificato, MERLO.

#cardabreakingnews #21_15
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- Creato Domenica, 17 Ottobre 2021 21:39
- Scritto da OMAR
Alla Maratona di Parma, Giuseppe Duchini ottiene uno strepitoso PB, fissando il crono in 2h41'19" e tagliando il traguardo in sesta posizione. Migliora le 2h53" ottenuto a Milano nel 2018. Nei prossimi giorni il suo racconto gara.

Nella 30km di Venaria Reale, Luca Filipas taglia il traguardo in terza posizione assoluta con il crono di 1h48'30".

RUNNING e TRAIL RUNNING
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- Creato Giovedì, 14 Ottobre 2021 20:29
- Scritto da OMAR

10K ARONA 2021
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- Creato Mercoledì, 13 Ottobre 2021 20:45
- Scritto da OMAR
Il Cardatleta più veloce è stato LUCIO CIMO', che con il tempo di 35'01" taglia il traguardo in 14a posizione assoluta e 3a di categoria SM.

[ Foto Claudio Bellosta ]
Al suo ennesimo record personale, JONATHAN MASULLO conquista l'ottava piazza di categoria e ala 31a assoluta con il tempo di 36'58".

Grande prestazione per MARIO PANARIELLO, sesto nella categoria SM50 con il tempo di 39'37".

17a posizione di categoria ed ottimo crono, 46'36" per DIEGO PORTA.

ECORUN 2021
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- Creato Sabato, 09 Ottobre 2021 23:26
- Scritto da OMAR


I primi a partire sono stati i runners della gara competitiva, a seguire, 4'30" dopo i partecipanti alla non competitiva.

FOTO di ARTURO BARBIERI < CLICCA QUI >
Per la nostra società, primo classificato GIOVANNI ABIS, con il tempo di 44'23"

Secondo classificato PIETRO FORTUNATO, in 46'45".

Terzo classificato DANILO BRUTTI, che qui corre con il gruppo Leroy Marlin (era già iscritto prima che decidessimo la gara sociale), in 50'11".

Quarto cardatleta, MASSIMO CARLI, in 54'33".

Quinto cardatleta, e competitivo, GIUSEPPE RAMUNDO in 55'38".

Sesto cardatleta ALDO SECCI in 55'53", qui al secondo passaggio col figlio Lorenzo.

Altri due cardatleti hanno partecipato al percorso ridotto (un giro), si tratta di SALVATORE BARBAGALLO.

E PETRA SPARBER.

Mini percorso per lo scrivente di questo articolo OMAR SPOTI e suo figlio ELIA PIETRO: abbiamo abbandonato la competizione al chilometro 1,6 dirigendoci sotto il diluvio al riparo al parcheggio delle Corti di Varese.

BERLINO 2021
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- Creato Sabato, 09 Ottobre 2021 22:01
- Scritto da OMAR
Chi lo sa, se prima di partire per un lungo viaggio le rondini dormono bene o male.
E' così che parte questa nuova trasferta ed anche il libro che ho deciso di portare con me: “O vinci o impari”. Una raccolta di emozionanti storie di giovani sportivi sognatori e delle loro strade tortuose complicate e ardue verso il successo.
Forse è proprio questa affinità col mio stato attuale che mi ha fatto propendere per questo libro: l’aspettativa per la mia terza maratona è alta: l’aver scelto il percorso più veloce al mondo, BERLINO, è senza dubbio un'auto dichiarazione di guerra per mettere alla prova le mie possibilità.
Peccato che la calura estiva e la condizione mentale e fisica spesso non al meglio durante la preparazione abbiano fatto si che dal sedile dell’aereo sia sbarcato un Gio in versione ridotta. Piccolo e fragile direi. Che poi sono le stesse sensazioni che ho avuto sabato mattina quando, correndo tra le vie ancora buie della capitale, mi sono ritrovato davanti alla maestosa Porta di Brandeburgo, virtualmente il traguardo di questa maratona anche se l’arrivo vero e proprio è posto 300 m più avanti.
In un attimo però trainato dal fermento dei preparativi, dall’aria di sfida che si respira e dalla voglia di scoprire questa città, mi carico di energia.
Domenica mattina 5:30 colazione in hotel, ultimi preparativi e poco prima delle 7 ci avviamo a piedi all’area adibita alle partenze e arrivi degli oltre 25 mila iscritti.
L’attesa è interminabile. Riesco però a guadagnarmi un posticino nelle prime file a ridosso dei Top… essere lì insieme a loro è pura adrenalina che si libera allo sparo. [foto www.terramia.com]
Partenza senza intoppi, percorro questi lunghissimi viali restando concentrato sul mio passo ma allo stesso tempo cercando con lo sguardo qualche gruppetto con cui trascorrere questa avventura. Purtroppo non mi riesce di trovare un buon treno ma solo poche unità tra l’altro nemmeno troppo regolari. Non me ne faccio un problema, mi metto in modalità agguerrito e sfido il nero asfalto “graffiato” da 3 strisce blu che indicano la traiettoria migliore. Accompagnato da un tifo sempre presente procedo svelto ma in controllo nella mia avventura. Intorno al ventesimo km da dietro arriva un buon treno a cui mi aggrego e con cui percorro altri 12 km circa. Tifo, musica, sorrisi e il cartello di una ragazza asiatica “you inspire me” alimentano il mio motore che a ridosso del punto critico per i maratoneti (il fatidico muro ma non quello della città…) ha la forza di aumentare la potenza. Mi stacco dai compagni di viaggio e continuo a macinare e spingere.
Si ritorna verso il centro e verso il tanto atteso arrivo: dopo aver rivisto prima della partenza decine di volte gli arrivi trionfali di Kipchoje e Bekele tra poco sarà il mio turno… Da solo sul percorso, ma spinto da un tifo incredibile raggiungo il rettilineo finale. Non sento fatica, non sento mal di gambe. Sento solo la spinta di un sacco di persone che mi emoziona. Sorrido, quasi rido nel pensare che dovrei essere invece stravolto. Attraverso la Porta di Brandeburgo… adesso mi sembra quasi stretta ma non ho tempo di fermarmi a contemplarla. Guardo tra la folla per cercare lei, la benzina del mio cuore. Non la vedo ma la sento e insieme a lei taglio il traguardo. Obiettivo centrato, muro delle due ore e trenta abbattuto di oltre 3 minuti! Sono incredulo (così come lo è l’altro gioiello di questa impresa, il coach Filipas, che nelle ultime settimane ha compiuto un miracolo facendomi ritrovare una forma e una condizione stratosferiche) tra lacrime e una smisurata euforia che solo lo sport e i sogni sanno regalare. E sebbene poco presente con voi, sono sempre onorato di portare i nostri colori, in particolare in questo “giro del mondo” dovuto ai partecipanti provenienti da oltre 150 paesi differenti.
E come dice un nuovo amico, conosciuto poco prima di intraprendere questo viaggio: “Si continua a sognare!”.